Canone Rai 2015

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Il nuovo Canone Rai si pagherà con la bolletta elettrica

Ci siamo quasi. Il governo Renzi è pronto a varare la riforma del canone Rai.

Secondo quanto riporta oggi Il Messaggero, l’imposta si pagherà con la bolletta della luce con l’obiettivo dichiarato di garantire all’azienda di viale Mazzini un gettito di 1 miliardo e 800 milioni di euro l’anno. Più o meno quanti la Rai ne incassa ora ma chiedendo agli italiani un importo inferiore agli attuali 113,50 euro, cifra uguale quasi per tutti.

Il Messaggero spiega che continueranno ad esserci le fasce di esenzione e i bonus per i meno abbienti, anche se a farne richiesta finora è stato solo il 30% delle famiglie disagiate. Tutti gli altri pagheranno dai 35 ai 75/80 euro, in media circa 60 euro, e la cifra varierà in base agli indicatori Isee.

Secondo le nuove regole per non pagare la tassa si dovrà dimostrare di non possedere una tv o un dispositivo con cui è possibile ricevere la programmazione del servizio pubblico tv, compresi tablet, smartphone e Pc.

Secondo i dati del Ministero dello sviluppo e della Corte dei Conti attualmente le potenziali utenze tv che evadono il pagamento del canone sono pari a 6 milioni, il 26,51% delle famiglie. La media europea si ferma all’8%. E il danno per le casse dello Stato è pari a circa 450 milioni l’anno, secondo il Messaggero, stabile da 5 anni. Da aggiungere poi l’evasione del canone speciale (per gli esercizi commerciali, sedi di partiti politici e uffici pubblici), che secondo alcune stime si attesta sui 100 milioni l’anno.

Il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, che pensa di portare a casa il nuovo canone entro l’anno, ha trasmesso la sua proposta emendativa inoltrandola ministro dell’Economia per la relazione tecnica. É la prassi. Dopo l’esame sarà il governo a decidere quale sarà lo strumento legislativo, se presentare un emendamento alla legge di Stabilità o varare un decreto ad hoc.

La soluzione del pagamento inserito nella bolletta elettrica porta con se però numerosi problemi. Primo fa tutti quello sulla privacy degli utenti, sollevato dal presidente dell’Autorità per l’energia Guido Bordoni, che si è sempre definito contrario all’inserimento del canone nella bolletta della luce, anche se si è reso disponibile a fornire i dati dei consumatori. E non si capisce ancora chi dovrà pagare i costi della riscossione del pagamento per conto di terzi (esazione).

Fonte: Il Messaggero
 
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